Vantaggi della chirurgia artroscopica

Chirurgia artroscopica, di cosa si tratta?

Quando parliamo di artroscopia, ci riferiamo ad una metodica chirurgica che si avvale dell’utilizzo di una telecamera e strumenti dedicati all’intervento. Attraverso piccole incisioni, anche inferiori al centimetro, si inserisce la telecamera nell’articolazione da trattare, potendo osservare le strutture al loro interno attraverso uno schermo ad alta definizione, full-HD o ultimamente anche in 4K. Si distende la capsula articolare mediante l’inserimento di soluzione fisiologica in modo da poter avere più agio sia in fase diagnostica che operativa. Esistono poi strumentari dedicati ad ogni tipologia di procedura chirurgica, che sia una riparazione della cuffia dei rotatori, una stabilizzazione artroscopica di una spalla, la ricostruzione legamentosa di un ginocchio o il trattamento di una lesione meniscale.

 

Ma quali sono i vantaggi della tecnica artroscopica?

Sono numerosi, a partire dalla capacità diagnostica, quella per cui in origine fu creata.
Mediante la risoluzione degli attuali schermi riusciamo ad avere una visione delle strutture articolari di gran lunga superiore rispetto ad una chirurgia a cielo aperto.
La visualizzazione artroscopica permette ancora oggi, di arrivare a diagnosi non altrimenti possibili, nemmeno mediante i molteplici esami morfologici in dotazione.
La mini-invasività di questa tecnica comporta 3 principali vantaggi. Per primo la riduzione del dolore postoperatorio, non avendo la necessità di ledere strutture muscolotendinee con ampie incisioni; il risparmio tissutale, vengono infatti rispettate le strutture anatomiche peri e intrarticolari sia per la fase diagnostica che per quella operativa, potendo inoltre eseguire una chirurgia ricostruttiva più precisa; la riduzione del rischio infettivo, dovuta sia alla mini-invasività, che al flusso di soluzione fisiologica costante intrarticolare.

 

Piccole incisioni = piccolo intervento?

Assolutamente no. L’artroscopia ci permette infatti di trattare più problematiche all’interno dello stesso intervento chirurgico, altrimenti non possibile con la chirurgia aperta, con una precisione superiore.